Questa mattina abbiamo assistito all’ennesimo disservizio. Sulla tratta Gallarate Milano, dalle 8 fino a alle 14, un’intera tratta ferroviaria è stata bloccata con poche alternative a disposizione dei pendolari e soprattutto nessuna alternativa da parte di Trenord.
Non possiamo più accettare di vivere in queste condizioni di viaggio “rischiose”, sebbene i comitati continuino a segnalare a Regione Lombardia quanto sta accadendo.
Pessima gestione
Sul treno 23015 si è consumato un altro caso di pessima gestione:
- gente accalcata sul treno ha chiesto che le porte venissero aperte, per potere respirare, viste anche le temperature della stagione,
- Persone costrette a percorrere a piedi la massicciata lungo i binari per ritornare presso la stazione di Legnano.
Rischi per l’incolumità
Questo scenario appena descritto è accaduto nel cuore della Lombardia avanzata ed efficiente, episodio gravissimo per le seguenti ragioni:
- I pendolari corrono gravi rischi per la loro incolumità
- Non esiste un piano di emergenza che riesca a gestire queste situazioni e che eviti ulteriori danni
- I sistemi di comunicazione tramite app hanno mostrato gravi limiti di comunicazione, praticamente non hanno funzionato; questo nell’era dell’informazione digitale, pervasiva e in tempo reale
In aggiunta a ciò, ricordiamo che la linea Gallarate Milano purtroppo è a due binari, ed un blocco di un treno non da alternative. Da qui la proposta di realizzare altri 2 binari per potenziare e ridurre i disservizi causati dall’eccesso di traffico e dai guasti più o meno frequenti.
Aspettiamo con fiducia degli atti concreti da parte della Regione Lombardia verso RFI e Trenord per ridurre questi rischi e migliorare il servizio ormai al collasso.