Incontro del 4 dicembre 2018: sintesi del tavolo del quadrante

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Sintesi dell’ncontro del 4 dicembre 2018 del Tavolo di Quadrante

Intervento di TRENORD (dott. Spadi)

Il piano emergenziale di Trenord è stato attuato per rimodulare il servizio in base alla flotta. L’obiettivo è dare più affidabilità nella fascia delicata e recuperare “il servizio”.

Non sono possibili miglioramenti per i prossimi 12 e 24 mesi.

Trenord: Promesse di nuovi treni

A partire dal 2020 arriveranno 170 treni , cosi suddivisi:

  • 161 (acquistati da regione Lombardia)
  • 9 (servizio Ticino Lombardia)

La fase intermedia sarà supportata da Trentialia, con l’invio di alcuni treni, pari a 14 (usati) inoltre si prospetta per il 2019 (settembre) un impegno per ulteriore 20 treni.Il piano di Trenord vuole garantire le direttrici su Milano e l’affidabilità del servizio.

Trenord ammette delle criticità

Le criticità ammesse da Trenord sono:

  • le soppressioni: passate dal 2.54% del 2017 al 5,15 % del 2018. Queste soppressioni sono da imputare al 60% a trenord, per il resto sono a causa di problemi all’infrastruttura o ad altre casue
  • il congestionamento dei nodi principali (Milano C.le in primis) dovuto aumento dei treni in circolazione (l’apertura della linea AV Treviglio Brescia ne è un esempio)
  • problematiche connesse ai lavori in stazione (Chiasso e Brescia in primis)
  • le interferenze delle Frecce soprattutto nel quadrante ovest
  • l’età media della flotta pari a 20 anni , 8 anni di media per i mezzi più moderni (TAf, Tsr, CSA, Coradia, Vivalto) , ed oltre 30 anni per i materiali noleggiati da Trenitalia (operanti esclusivamente su rete Rfi).

 

Gli obiettivi di Trenord

Obiettivi trenord:

  • aumentare la disponibilità di treni più recenti passando dall’75 di disponibilità all’80%;
  • diminuire l’impiego dei treni più datati abbassando l’indice di disponibilità oggi al 90% (insostenibile per l’età dei materiali)
  • ridurre le cancellazioni, come pocanzi ricordato il 60% è attribuito a Trenord
  • risolvere le problematiche inerenti le carenze di personale con le nuove assunzioni effettuate a partire da fine 2018, con 5 scuole da capitreno e 5 da macchinista, in modo tale che da marzo 2019 non ci sarà più (si spera) carenza di personale

Trenord e gli interventi principali

Il piano si struttura su due interventi principali:

  1. 157 treni sostituti quotidianamente con bus, il  7.14% dei treni che circolano, pari al 4% dei km in totale;
  2. Oltre a quanto previsto nei giorni feriali, nei festivi e prefestivi alcune linee passeranno da una frequenza di un treno ogni 30 minuti ,ad un treno ogni 60 minuti

 

FOCUS QUADRANTE OVEST

Soppressioni

Ci saranno le seguenti soppressioni

  • DIRETTRICE MILANO PORTO CERESIO
    • SOPPRESSIONE 5307 – 5326 – 5330 soppresso sabato, domenica e festivi, periodo natalizio ed agosto
  • DIRETTRICE LUINO GALLARATE MILANO
    • 20307-20309 soppresso sabato, domenica e festivi, periodo natalizio ed agosto
    • Treni 20325, 20327 e 20328 soppressi e sostituiti da autobus da Gallarate a Luino.

 

INTERVENTI DEI RAPPRESENTATI DEL COMITATO

  1. Abbiamo esposto il documento tecnico
  2. Abbiamo sollevato il problema degli annunci a Rho Fiera
  3. L’introduzione della prima classe sui regionali
  4. Il bonus sugli abbonamenti io viaggio in provincia
  5. La scarsa comunicazione a bordo
  6. Il problema del potenziamento della Rho Gallarate

RFI e le sue ammissioni

Rfi ha ammesso che ad oggi esiste un peggioramento della puntualità dei treni “a mercato” (frecce rosse, nvt, ic, ec) che si ripercuote sui treni del nostro quadrante. La direzione centrale di Roma sta occupandosi del problema , sperando di raggiungere dei risultati soddisfacenti nel più breve tempo possibile. Ed è quello che speriamo anche noi!

Potenziamento Milano-Arona-Domodossola

Circa la richiesta di potenziamento dei materiali della linea Milano- Arona –Domodossola, ad oggi trenord NON ha i mezzi per poterla effettuare (le vetture scarseggiano e via via scadono vengono mandate al macero perché vetuste).

Stazione di Rho Fiera

Sul punto 2, Rfi afferma che la stazione di Rho fiera è una fermata, non una stazione e gli attuali limiti del sistema di annunci automatici a livello nazionale , non riesce a gestire in maniera tempestiva eventuali variazioni di binario, pertanto al fine di evitare disguidi, RFI ha dato disposizione di limitare il più possibile il cambio di binario dei treni in transito da Rho Fiera

Prima Classe sui regionali

Sul punto 3, l’introduzione della prima classe in un momento in cui le condizioni di viaggio sono pietose poteva essere evitato, non tanto per l’impatto economico ma rispetto della dignità dei pendolari, soprattutto su linee come la Milano Varese senza una spiccata vocazione turistica (soprattutto nelle ore di punta)

Bonus abbonamenti

Sul punto 4 l’assessore ha ribadito la risposta data al Consigliere Verni, circa la difficoltà di tracciare il viaggio. Con il biglietto elettronico e la nuova tariffazione che dovrebbe entrare in vigore a partire dal 2020, il problema sarà superato.

Comunicazioni a bodso treno

Sul punto 5, siamo ancora in attesa di una risposta di un intervento efficace da parte di Trenord e Trenitalia per risolvere il problema.

Potenziamento Rho-Gallarate

Sul punto 6, Regione Lombardia e Trenord ritengono strategica l’opera in questione. Aspettiamo gli sviluppi.

Conclusioni del comitato

Concludendo non ci sono impatti significativi del piano emergenziale, se non sulla Luino Gallarate (che anche nella prossima estate subirà un interruzione per i lavori di Rfi). Noi speriamo sempre in un potenziamento che risolverebbe i problemi degli abitanti dei comuni interessati dalla linea, potenziando anche il turismo. Restiamo convinti che passare dal treno al gomma è una sconfitta per la mobilità regionale e riporta indietro la Lombardia. Come sempre, in questi incontri, vengono snocciolati dati, ma le responsabilità non vengono mai attribuite a qualcuno. Per sanare la mancanza di treni e personale, tagliano da una parte e coprono dall’altra. Infine possiamo dire che Trenord presenta un piano a Regione, che lo recepisce, i pendolari lo subiscono. Regione da colpa a Trenord, che pero aveva segnalato che senza un intervento (già nel 2015), si sarebbe giunto ad una carenza di materiali (quelle che stiamo vivendo). Rfi su molte questioni ammette la sua responsabilità, ma ad oggi non presenta soluzioni nel breve periodo.
Speriamo che la situazione torni ad una normalità sostenibile (non certo ottimale) entro il 2019!