Pendolari Lombardia: si prospetta il fallimento del trasporto pubblico?

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Ecco perché noi del Comitato Pendolari Gallarate Milano temiamo il fallimento del trasporto pubblico lombardo e perché chiediamo l’intervento rapido, deciso e risolutivo di tutti coloro che possono scongiurare questo pericolo: Giunta e al consiglio Regionale, RFI, Ministro dei Trasporti e agli onorevoli del territorio.

Vogliamo porre l’attenzione sullo stato della direttrice ferroviaria Rho Gallarate.

Abbandono del progetto di potenziamento ferroviario

Qualche giorno fa il comitato Rho Parabiago ha inviato una lettera chiedendo l’abbandono del progetto di potenziamento ferroviario e invitando gli attori istituzionali a percorrere altre strade. Comprendiamo le preoccupazioni del territorio per un opera che avrà impatto in termini ambientali, acustici e sociali e sul quale CSM e consiglio di stato hanno espresso parere negativo circa il vecchio progetto.

Stato del quadrante ovest della Lombardia.

Quadrante Ovest - Trasporto Regionale Lombardia
Quadrante Ovest – Trasporto Regionale Lombardia
Facciamo un analisi della situazione del quadrante ovest, dove viaggiano circa 1/3 dei pendolari lombardi.
Attualmente sulla Rho gallarate transitano i seguenti treni :
  • Treni EC (EuroCity) sulla direttrice del Sempione;
  • Treni Regionali provenienti sia da Porto Ceresio, Varese, Luino, Arona e;
  • Treni Suburbani della linea S5 Varese –Treviglio,
  • Treni provenienti dalla Svizzera e diretti a Malpensa aeroporto
  • Treni merci sia dell’Asse del Sempione via Domodossola che del Gottardo via Luino.
Escludendo il traffico espletato dagli EC , parliamo di circa 150.000 viaggiatori/giorno (*)
Oltre a ciò:
  • a Rho si inserisce tutto il flusso della Milano/ Novara/ Torino linea convenzionale
  • da Rho Fiera si inseriscono anche i treni dalla linea AV/AC Milano Torino.
Ogni qualche volta si verifica un minimo rallentamento di un treno, si verifica un effetto domino del quadrante ovest della Lombardia con ripercussioni che si risolvono anche dopo ore.

Capienza e composizione dei treni

I treni sono al massimo delle loro composizioni essendo le stazioni che li ospitano in grado di accogliere treni lunghi al massimo 200 metri ( 8 vetture) ed essendo irrealizzabili interventi strutturali che possano permettere l’aumento della lunghezza dei marciapiedi (in particolar modo nelle stazioni di Varese e del passante).
Pertanto  sono quotidiani sovraffollamenti che caratterizzano negativamente le ore di punta, sui quali il gestore non può più fare nulla, non potendo aumentare il numero di tracce causa congestionamento della linea.
Il gestore ha cercato di potenziare i regionali nelle ore di punta e fatto dei test sui passanti per portarli a 9 carrozze, ma questi tentativi non hanno ridotto le criticità della tratta e non hanno portato a i risultati sperati.

Infrastrutture del 1952 (66 anni fa)

In questi ultimi 30 anni, in risposta all’aumento della richiesta di mobilità, sono stati potenziati i treni, ma le infrastrutture tra Rho e Gallarate sono rimasti gli stessi dal 1952 ad oggi.
Allo stato attuale abbiamo:
  • Pendolari che, nelle ore di punta,  da Canegrate a Vanzago che faticano a trovare posto sui treni suburbani, mentre i disagi per i treni diretti partono già dalla stazione di Gallarate.
  • Pendolari che sono costretti a prendere l’auto per raggiungere il posto di lavoro

Mobilità sostenibile?

Non possiamo più attendere se vogliamo pensare ad una mobilità sostenibile; è anacronistico pensare di dover prendere l’auto per raggiungere il capoluogo, quando la stessa Milano sta  puntando in modo deciso sulla riduzione del traffico privato anche grazie alla nuova MM4, al prolungamento della MM1 a Monza ed a Baggio, il prolungamento della metrotramvia 15, … !

Cosa serve e cosa chiediamo per migliorare

Noi riteniamo che Regione Lombardia di concerto con RFI e ascoltando il territorio debbano rivedere i benefici/costi/mitigazioni e impatto ambientali dei seguenti scenari:
  1. Potenziamento ferroviario; un eventuale potenziamento della tratta come previsto dal PRMT porterebbe fino a 2.000 posti a sedere /ora in più tra Parabiago e Milano, con la possibilità di recuperare eventuali ritardi dovuti a criticità nella tratta Rho-Gallarate
  2. Eventuale Interramento della tratta, considerando però che in tale scenario il consumo del territorio potrebbe essere ben superiore a  quello di una ferrovia in superficie (senza dimenticare gli eventuali costi, come ben visto nell’interramento della tratta Castellanza-Rescaldina)
  3. Allungamento della metro, compatibilmente con le problematiche tecniche che la cosa comporterebbe e gli eventuali benefici.
Bisogna essere consapevoli che qualunque opera si realizzi non avrà mail consenso unanime di tutti e che comunque comporterà degli aspetti negativi.
Pertanto chiediamo alla nuova Giunta e al consiglio Regionali, a Rfi, al Ministro dei Trasporti e agli onorevoli del territorio di farsi carico “di prendere in mano e maniera decisa questa annosa questione del potenziamento”
Per il Comitato Pendolari Gallarate Milano: Raffaele Specchia
Per i pendolari Arona Domodossola Milano: Lisa Tamaro