Incontro con l’Assessore Claudia Terzi e la Direzione Regionale Trasporti

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Oggi alcuni Comitati Viaggiatori tra qui quelli del Quadrante Ovest – quindi anche noi – hanno partecipato a un nuovo incontro con l’Assessore Claudia Terzi e la Direzione Regionale Trasporti.

L’Assessore ha definito come disastrosa la situazione attuale nel suo complesso. Quanto alle parole indifendibili di Piuri, non si è espressa in modo specifico poiché non confida nella versione riportata (“ascolto 400 versioni della stessa cosa”). I Tecnici della Regione presenti all’incontro hanno comunque confermato che tali parole in sé sono contrarie alla legge regionale.

Da Trenord è stato preteso un piano in tempi accettabili (qualche settimana) almeno per migliorare le cose. Il criterio fondante indicato è quello di tutelare i pendolari (sono quindi possibili riduzioni temporanee al servizio fuori fascia di punta, eventualità mai annunciata esplicitamente ma piuttosto chiara). Fino all’anno prossimo mancherà il personale per coprire il servizio; da gennaio 2019 sarà “reintegrata la pianta organica”. L’utilizzo del personale già disponibile è anche soggetto a vincoli di contratto non discutibili.

Materiale rotabile: è ancora in difetto e lo rimarrà ancora. I treni in eccesso che Trenitalia aveva sono stati mandati a Genova per compensare l’interruzione dell’autostrada. 5 dei 9 treni promessi alla Lombardia (entro gennaio 2019) sostituiscono treni irreparabili, quindi al netto la flotta sarà incrementata di quattro elementi, numero poco impattante sul totale (più di 300 convogli di cui 160 da sostituire perché in condizioni non decorose). Regione Lombardia ha fissato una clausola di salvaguardia per bloccare l’arrivo da Trenitalia di rotabili in condizioni non decorose. Da parte di Trenitalia non c’è la volontà di agganciare i turni dei treni della flotta di altre regioni in sosta giornalmente per ore a Garibaldi e Centrale. Entro giugno 2019 dovrebbe arrivare una ventina di rotabili (usati ma dignitosi) da Trenitalia.

L’emergenza avrà termine all’arrivo dei nuovi treni (2019 se Trenitalia collabora, altrimenti 2020 con i treni di Ferrovienord finanziati dalla Regione che arriveranno tutti e 161), dopodiché sarà possibile continuare il percorso di completamento e sviluppo del servizio. Trenord dovrà però essere in grado di utilizzare i nuovi treni, fornendo il personale di bordo e la manutenzione necessaria per impedire che anch’essi si deteriorino e diventino inutilizzabili.

A livello di organizzazione interna, Trenord sta già procedendo a una diversa qualificazione del personale. A Trenord saranno inoltre richiesti confronti con i comitati dei viaggiatori su tutte le future modifiche al servizio (non per l’orario di dicembre 2018 a causa dei tempi ridotti). I Malpensa Express continueranno ad arrivare a Cadorna e NON saranno tutti deviati su Garibaldi-Centrale. Su nostra richiesta, è stato garantito che Regione Lombardia respingerà sempre ogni richiesta in tal senso. Saranno anche previsti ulteriori e periodici incontri di tutti i comitati viaggiatori con l’Assessore.

Con RFI (gestore infrastruttura nazionale) c’è la massima insistenza di Regione (a livello di stalking); la risposta è quasi sempre un muro di gomma. Si può solo sperare che le proposte di Regione vengano considerate. Il contratto di programma RFI (sotto competenza governativa), che indica cosa sarà fatto e con quanti soldi, è in corso di approvazione.

Per la nuova bigliettazione integrata SBE i lavori sono in corso. Il progetti armonizzati delle agenzie di bacino (sotto la competenza di Regione) e del SITAM (sotto la competenza di ATM) partiranno da fine 2019, da fine 2020 sarà tutto attivo.

Allegato qui sotto troverete anche il documento presentato all’assessore Terzi a nome di:
Comitato Pendolari Gallarate Milano,
Pendolari Della tratta Domodossola Arona Milano,
Comitato Pendolari linea S6 Milano Novara,
Comitato Viaggiatori Trenord Nodo di Saronno.

Rimaniamo scioccati dalle ultime dichiarazioni del nuovo AD di Trenord.
Utilizzare la carenza di personale (causata da una gestione miope di Trenord) e la carenza di materiali utilizzabili (causata da una pigrizia gestionale del precedente Assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile), dimostra una scarsa conoscenza della qualità del servizio richiesto dai viaggiatori lombardi. La proposta formulata dal nuovo AD di Trenord:
1) non guarda all’accessibilità alle PRM che il trasporto pubblico DOVREBBE garantire,
2) non guarda ai tempi di percorrenza che vengono dilatati in maniera importante (per non dire oscena),
3) non guarda alla impossibilità di far fronte ad una richiesta di maggior posti a sedere dovuta a cause estemporanee (soppressione di corse precedenti, mancate coincidenze, ecc.)
4) dimentica il trasporto di bici al seguito del passeggero (che sta prendendo sempre più piede).
Chiediamo pertanto a Regione Lombardia di sconfessare questa proposta anche, se necessario, con la richiesta di dimissioni del nuovo AD.
Chiediamo inoltre di fare luce circa i nuovi materiali che giungeranno nei prossimi anni. Nella precedente legislatura sono stati annunciati 161 treni nuovi, da qualche mese questo numero è più volte variato senza conferme scendendo fino a 30. Chiediamo pertanto CHIAREZZA da parte di Regione Lombardia sull’argomento.
Segnaliamo inoltre le soppressioni seriali che colpiscono soprattutto le linee considerate minori (vedi Gallarate Luino con 7 soppressioni solo ieri) , ma non risparmiamo tutte le altre linee del nodo di Rho (s5,s6, Milano – Arona – Domodossola, Milano – Varese – Porto Ceresio, ecc.). Quando si potrà parlare di ritorno alla normalità? O è questa la normalità a cui dobbiamo abituarci?
Soprattutto considerando gli indici di sovraffollamento che caratterizzano ormai da anni i treni del quadrante nelle ore di punta!
La cosa che sconforta (e preoccupa) ulteriormente è che le problematiche di cui sopra si stanno propagando in maniera decisa anche a tutte le linee afferenti il Nodo di Saronno, rendendo i disagi si tipo sistemico!
Segnaliamo inoltre una problematica importante di Rfi: tutti i treni in partenza da Milano verso il nodo di Rho subiscono i ritardi ormai sistemici dei Freccia Rossa. Chiediamo che Regione intervenga perché i ritardi nelle ore di punta a carico dei viaggiatori diretti verso le direttrici di Domodossola, Gallarate, Luino, Novara e Porto Ceresio sono diventati insostenibili.